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Le Cartellate italiane e les Merveilles francesi. I dolci di Natale_ RUBRICA “L’Italia e la Francia in Cucina”

Le Cartellate italiane e les Merveilles francesi. I dolci di Natale_ RUBRICA “L’Italia e la Francia in Cucina”

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Le feste di Natale sono arrivate anche quest’anno.

Abbiamo pensato di festeggiare condividendo con voi un articolo della nostra redattrice Doris Cutrino. Cosa unisce le “Cartellate” della Puglia a “les Merveilles” francesi? Non vi resta che scoprirlo!

Les vacances d’hiver sont enfin arrivées.

Pour célébrer cela, nous avons pensé de partager avec vous un article de notre rédactrice Doris Cutrino. Qu’est-ce qui unit les “Cartellate” des Pouilles à “les Merveilles” françaises ? Il ne vous reste qu’à le découvrir !

___ di Doris Cutrino

Sin da bambina niente mi incuriosiva e affascinava di più del guardare mia madre, in cucina, intenta a leggere le sue ricette scritte su foglietti volanti. Dopo aver decifrato quantità e ingredienti si apprestava a pesare e a mescolare quest’ultimi che, come per magia durante la cottura, si trasformavano in quelle delizie i cui sapori e profumi ho ancora oggi nel cuore.

Durante il periodo di Natale soleva preparare i dolci tipici della Puglia, le “Cartellate” che in Francia vengono chiamate Oreillettes, Bugnes, Ganse, Mensonge e Merveilles e chissà in quanti altri nomignoli.

Les Merveilles


Ma mentre per noi italiani le Cartellate sono prettamente delizie natalizie, per i francesi le loro omologhe Merveilles o Ganse… si mangiano a carnevale. Si sa che la cucina è cultura, ricerca e cercando qua e là ho scoperto che le Cartellate o Merveilles vantano origini antichissime. La loro tradizione risale a quella delle frictilia, dolci che nell’antica Roma venivano fritti nel grasso. Successivamente, agli albori del Cristianesimo, queste frittelle rituali si sono trasformate in doni alla Madonna, cucinati per invocarne l’intervento sulla buona riuscita dei raccolti.

Le cartettate pugliesi

Gli ingredienti per preparare questi dolci golosi sono: farina, uova, zucchero, latte, burro, lievito, acqua di fiori d’arancio, vaniglia e sale. Impastando il tutto si ottiene una sfoglia alla quale, dopo esser stata stesa, viene data la forma desiderata, nodi, nastri, fiocchi, oppure una sorta di “rosa” coreografica con cavità e aperture. Infine si passa alla frittura in abbondante olio caldo…

Cambia la forma, poco importa, ma il sapore è lo stesso. Sottili, leggeri, friabili, croccanti questi dolci si mangiano cosparsi di zucchero a velo oppure di miele e decorati da zuccherini colorati. Le Cartellate si mangiano con le mani, non serve né la forchetta, né il cucchiaino.

Sono dolci, che celebrano la convivialità, sono un rimedio piacevole ai momenti no. Le preparerò per Natale, perché offrire un dolce preparato con le proprie mani è veramente un gesto d’amore, come dire: ti voglio bene, ti ho pensato, ho trovato il tempo per fare qualcosa per te.

Les Merveilles

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